Il dito a scatto (tenosinovite stenosante) è un processo infiammatorio che coinvolge i tendini della mano, le loro guaine e le pulegge in cui scorrono.
Questa condizione è caratterizzata da infiammazione e rigonfiamento della guaina (struttura che avvolge i tendini). Nel momento in cui la guaina si inspessisce non permette il corretto scivolamento del tendine all’interno della puleggia, generando quindi dolore e scatto al movimento del dito.
Quali sono le cause?
Tra le cause che possono indurre il dito a scatto vi sono:
- Attività lavorative manuali
- Microtraumi ripeuti
- Diabete
- Artrite reumatoide
- Ecc.
Qual è la manifestazione di questa condizione infiammatoria?
I sintomi tipici del dito a scatto sono:
- Dolore al dito (che può irradiarsi al palmo della mano)
- Gonfiore locale
- Rigidità/Blocco del dito
- Indolenzimento locale
- Difficoltà e/o impossibilità ad estendere il dito
- (Può esserci) Nodulo locale
Quali sono i rimedi?
Il trattamento del dito a scatto è relativo allo stadio infiammatorio in atto e da quanto tempo perdura.
Come primo approccio, vengono proposti farmaci antinfiammatori, riposo e l’utilizzo di tutore.
Per i casi che non necessitano dell’intervento chirurgico, il trattamento osteopatico rientra tra i rimedi per la gestione del dito a scatto.
L’obiettivo del professionista osteopata sarà quello di correggere la limitazione tessutale predisponente l’infiammazione e la limitazione articolare.
Nel caso di pazienti che si sono già sottoposti all’intervento chirurgico , il trattamento osteopatico sarà focalizzarto a migliorare il decorso post operatorio. Questo obiettivo viene perseguito tramite manipolazioni specifiche, volte a scongiurare l’insorgenza di aderenze e retrazioni cicatriziali. Evitare l’insorgenza di quest’ultime è importante al fine di prevenire alterazioni di mobilità dell’articolazione del dito e del polso.
Al fine di favortire il corretto scivolamento dei tessuti, è consigliabile l’esecuzione di esercizi di allungamento muscolare e fasciale.
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